L'aloe vera si sta seccando: i metodi per salvarla e farla tornare in salute
Pixnio
Bella, facile da coltivare e con una crescita non troppo veloce: l'aloe vera è tra le piante più amate da crescere in casa, sul balcone o in giardino e che fare quando sembra che si stia seccando? Può capitare, infatti, che le foglie si facciano gialle e poi marroni, che sembrino seccarsi e accartocciarsi. Perché succede e cosa fare in quel caso?
Il marrone delle foglie sulla mia aloe significa che è secca?
L'aloe è una pianta succulenta, di quelle che definiamo "grasse" e che di solito hanno bisogno di pochissima acqua. È uno dei motivi per cui è tanto popolare. Però è facile sbagliare con l'irrigazione. Nello specifico, le foglie gialle o marroni possono esserci per via di:
- troppa acqua: troppa acqua fa diventare le foglie più scure, e poi marroni. Però attenzione: di solito quando il problema è aver irrigato troppo, dunque inzuppato la terra di acqua senza farla asciugare per bene e così aver causato marciume radicale, le foglie scuriscono, sì, ma sono anche morbide e flosce.
- troppo poca acqua: se il marrone che vediamo è accompagnato anche da un disseccamento della foglia, che si fa più dura e poi si spezza facilmente, allora è probabile che la causa sia la prolungata siccità. Non possiamo dimenticarci delle aloe troppo a lungo.
Un altro motivo per cui le foglie dell'aloe diventano marroni è il
- troppo sole: sono piante originarie dell'Africa ma ormai adattatesi a tantissimi climi diversi in tutto il mondo. Il sole diretto e forte di una esposizione a sud può essere troppo aggressivo, specie dove fa davvero caldo e non ci sono elementi a schermare minimamente i raggi solari.
Altre alterazioni del colore possono avvenire sotto forma di macchie scure, che di solito indicano un'esposizione a un freddo troppo intenso troppo a lungo (la temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 10°C), malattie, parassiti o funghi.
Come recuperare una pianta secca
Pickpik
Da ciò che abbiamo visto finora, quando le foglie sono marroni, secche, dure e magari persino accartocciate, allora la pianta sta seccandosi, e può essere dovuto alla scarsa irrigazione o a un'esposizione in pieno sole. In questo ultimo caso, considerate di spostare la pianta se possibile in un luogo esposto a ovest o sud est, in modo da ricevere il sole diretto solo di tardo pomeriggio o di mattina. Meglio ancora se scegliete una posizione ariosa e luminosa per molte ore, ma non sotto il sole diretto. Se la pianta non può essere spostata, potreste sfruttare elementi ombreggianti (arredi da interno o esterno a seconda dei casi, come ombrelloni, vele, tende), o farle fare scudo da qualche altra pianta!
L'irrigazione ideale dell'aloe è da "scoprire" in base alle esigenze della singola pianta: innanzitutto, bisogna assicurarsi che il terriccio in cui affonda le radici sia molto drenante ma non eccessivamente povero (se ci sono troppi sassi, per esempio, non andrà benissimo). E bisognerà controllare il livello di umidità del terreno per capire quando innaffiare. Se lo vediamo asciutto in superficie ma poi scopriamo, infilando un dito, che già a pochi centimetri è ancora ben umido, possiamo rimandare l'irrigazione di uno o più giorni a seconda delle temperature.
Se invece è tutto asciutto, allora innaffiamo. Il modo ottimale è senza un getto troppo forte, ma continuo, per bagnare in modo abbondante. Quando fa davvero molto caldo, si può considerare anche di aggiungere un sottovaso per recuperare un po' di acqua: la pianta torna ad attingervi dal basso e nel frattempo quella evapora e genera un microclima umido attorno alla chioma che aiuta l'aloe durante il periodo di solleone.
Se la pianta stava seccandosi e il terreno è polveroso, con la zolla che si separa dal vaso, allora si dovrà spostare il vaso in un lavandino o dentro una bacinella, si innaffia piano piano per far saturare tutto il terreno e si lascia la pianta lì, in ammollo dentro l'acqua che sarà fuoriuscita dal fondo, per una giornata. Poi si fa scolare per bene e la si ripone di nuovo dove stava prima.
Se l'aloe cresceva in piena terra, bisognerà allora poggiare un tubo aperto ad erogare acqua sul terreno in modo delicato, e lasciarlo andare per qualche minuto.
Controllate da vicino la pianta a più riprese nei giorni successivi, ma se il terreno è ancora bagnato evitate di dare altra acqua.
Le parti ormai marroni e prive di vita non potranno essere rigenerate, e anzi di solito è facile staccarle anche con le mani, ma riprendendo il giusto regime di irrigazione, è possibile recuperare la pianta.