Far bollire gli strofinacci da cucina: pro e contro del trucco di pulizia delle nonne
Far bollire gli strofinacci è un antico rimedio di pulizia, uno di quei trucchi delle nonne che non perdono mai il loro valore. Usare alte temperature è da sempre un modo per sterilizzare quanto possibile questi strumenti di pulizia che vengono a contatto con ogni tipo di sporco, riempendosi di germi e batteri. È anche un metodo che veniva impiegato per sbiancarli a fondo e neutralizzare cattivi odori, e la sua forza sta nel fatto che raggiunge temperature più alte di quelle possibili con le lavatrici.
Come si fa a sterilizzare gli strofinacci facendoli bollire? Ed è sempre la scelta migliore per una pulizia a fondo? Vediamo insieme qualche informazione in più.
Come far bollire gli strofinacci per una pulizia profonda
Un'avvertenza: i soli strofinacci adatti a questo tipo di pulizia sono quelli realizzati interamente in cotone. Se il tessuto è misto ad altre fibre naturali, potrebbero non essere altrettanto resistenti, e quelle sintetiche quasi certamente si deteriorano a contatto con acqua bollente.
Di cosa avrete bisogno:
- Una pentola larga
- Pinze
- Aceto di alcol o di vino bianco
Come procedere
- Riempite per tre quarti la pentola con acqua calda e portatela a bollore
- Aggiungete 230 ml di aceto
- Infilate gli stracci da lavare
- Fate bollire per 15 minuti
- Lasciate raffreddare un po' e poi prelevate gli strofinacci con le pinze e adagiateli nel lavandino per raffreddarsi del tutto
- Strizzateli per bene e stendeteli
Pro e contro del metodo della bollitura per gli strofinacci sporchi
Pickpik
Certamente, la combinazione dell'aceto e dell'acqua bollente aiuta a togliere lo sporco, neutralizzare germi e batteri (ed eventuali spore di muffa), dunque pulisce ed elimina cattivi odori. Dunque, quando gli altri metodi di prelavaggio e lavaggio non sortiscono i risultati sperati, si può provare con questo.
Di contro, questo metodo, sfruttando alte temperature, sottopone i tessuti a un notevole stress e ne accelera la consunzione. Ciò significa che non è adatto come rimedio di lavaggio abituale, ma deve essere utilizzato sporadicamente, quando i metodi normali non sembrano sufficientemente efficaci.
Ancora, rispetto al lasciar fare una lavatrice, certamente è un metodo tradizionale che ha bisogno di tempo, dato che non possiamo lasciar qualcosa a bollire sui fornelli senza tenere d'occhio. Bisogna poi maneggiare con cautela gli stracci ancora bagnati, perché per poterli strizzare non devono più costituire un rischio di ustione, quindi bisogna aspettare parecchio anche prima che si raffreddino.
Una raccomandazione, inoltre: al posto dell'aceto (e mai insieme!) c'è chi consiglia di usare una piccola quantità di candeggina, anche se è più rischioso inalarne i fumo sprigionati col calore dell'acqua bollente, quindi attenzione quando provate questi rimedi casalinghi. In ogni caso, la bollitura da sola si limita a neutralizzare germi e batteri, ma non porta via lo sporco. Per quello serve aggiungere aceto oppure lavare prima gli strofinacci con un normale detersivo che porterà via lo sporco unto e grasso, e solo dopo passare alla sterilizzazione con acqua bollente.
Ci avete mai provato?