Col primo freddo portiamo le piante all'interno di casa: gli errori da evitare per assicurare la loro salute
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Con i primi freddi autunnali, le piante che avevamo portato all'esterno in primavera ed estate rischiano di rovinarsi e non superare poi l'inverno. Arriva quindi il momento di portarle al riparo in casa, e per assicurare di non patire problemi nei mesi freddi ci sono una serie di fattori da tenere in considerazione, e di errori comuni da evitare. Vediamoli insieme.
Quando è il momento giusto per portare le piante in casa?
A volte ci sembra che le temperature esterne siano miti per buona parte dell'autunno, ma quelle cui dovremmo far caso di più sono le temperature notturne, se vogliamo capire quando arriva il momento di mettere le piante al sicuro. Se infatti aspettiamo troppo, bastano un paio di notti troppo fredde per compromettere seriamente la pianta.
Di norma, quando la temperatura notturna scende sotto ai 10°C è il momento di portare al riparo le piante in casa.
La luce giusta
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Le piante hanno bisogno di luce per vivere, anche quelle che sopravvivono in condizioni di scarsa luminosità.
- Se all'esterno la pianta stava in pieno sole, posizionatela vicino a una finestra esposta a sud-sud ovest dove riceva sufficienti ore di sole al giorno
- Se invece stava in punto raggiunto dal sole diretto solo nelle ore più fresche, andrà bene anche il davanzale di una finestra esposta a est-sud est, oppure un punto luminoso di una stanza, ma non ai raggi diretti del sole.
- Se all'esterno stava in mezzombra, all'interno dobbiamo assicurare una zona luminosa per molte ore, ma non sotto luce diretta del sole.
Ci si può aiutare anche con lampade adatte per la coltivazione indoor, in modo da compensare la riduzione di esposizione alla luce solare che inevitabilmente avviene in casa, specie nelle stagioni fredde.
Il controllo parassiti prima di tutto
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Una volta che sappiamo dove sistemare le piante, prima di portarle dentro casa, dovremo ispezionare accuratamente foglie e rami, al fine di assicurarci che la pianta non sia malata o colpita da parassiti, i quali potrebbero facilmente contagiare anche le altre che mettiamo al riparo.
Controlliamo lo stato delle foglie, anche alla pagina inferiore, e tutti i nodi dei rami. Potiamo anche parti secche se necessario. Qualora ci sia da rimuovere cocciniglie, assicuratevi di farle cadere lontano da altre piante e di disporne senza rischio di propragarle.
Se c'è bisogno di un periodo di "quarantena" qualora il freddo esterno è già un fattore che mette a rischio la pianta, trovate un punto di casa adatto per luce e temperatura e completate le cure lì, preferibilmente lontano da altre piante.
Umidità e irrigazione
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Quando le piante sono in casa per l'autunno e l'inverno di certo vanno innaffiate meno spesso, ma non possiamo dimenticarcene. Si passa da una volta a settimana fino a una volta ogni 3 settimane per le piante che di solito erano più esigenti, mentre quelle che già di per sé non volevano molta acqua all'esterno riusciranno a rimanere senza irrigazione per uno o due mesi (come sansevierie o zamioculcas, ad esempio).
La regola è sempre controllare lo stato del terreno, e bagnare quando si asciuga del tutto, ma al contempo tenere d'occhio il vigore di foglie e rami: se vediamo che si afflosciano, andiamo a toccare il terreno e diamo poca acqua quando è ancora leggermente umido. Controlliamo se la pianta si riprende entro 24 ore e in caso diamo altra poca acqua.
Se però l'ambiente interno è troppo secco, bisogna aumentare il livello di umidità attorno alla pianta: o la innaffiamo un po' più spesso ma senza mai lasciare il terriccio zuppo, oppure possiamo mettere sottovasi con dell'argilla espansa che si impregnerà di acqua rilasciandola piano piano sotto forma di vapore acqueo.
Non spostarle
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Quando siamo certi di aver scelto il posto ideale, non spostiamo il vaso. Le piante in natura vivono tutta la loro esistenza nel punto in cui sono nate, quindi ogni spostamento cui le sottoponiamo è già un grande stress. Dovendolo fare per il loro bene due volte all'anno, è bene non aumentare i trasferimenti, a meno che non ci rendiamo conto che la pianta sta davvero soffrendo per troppa o troppo poca luce ad esempio. Quindi limitiamo gli spostamenti a quelli strettamente necessari, come extrema ratio.
Pronti ad assicurare protezione alle vostre piante?