Innaffiare le piante in autunno: la guida per prepararle all'inverno
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In autunno il giardino non va a dormire, c'è anzi ancora bisogno di fare molte cose in vista dell'inverno, per preparare tutto a dare il meglio di sé quando torna la primavera. E innaffiare le piante rimane un compito fondamentale, anche se andrà eseguito meno assiduamente che in estate.
Ma quanto meno? Quanto spesso dobbiamo ricordarci di innaffiare le piante?
Da sole, se non piove abbastanza e non sono già grandi, o se sono al coperto, non ce la fanno. Quindi dobbiamo intervenire ancora noi: ecco qualche indicazione utile per gestire con efficienza tutte le piante e assicurarne la salute per i mesi a venire.
Le piante perenni, arbusti e giovani alberi compresi
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Se le piante perenni di piccole dimensioni sono state messe a dimora in piena terra già dall'inizio della primavera o, meglio ancora, dagli anni precedenti, le controlleremo una volta a settimana e capiremo se, in base alle piogge e all'umidità, possiamo diradare le innaffiature fino a una volta ogni tre settimane.
Questo vale anche per arbusti o alberi giovani: dobbiamo solo accompagnarli finché fa ancora abbastanza caldo di giorno, ma allo stesso tempo cominciare ad abituarli al freddo che arriverà dalla fine dell'autunno in poi, periodo in cui saranno autonomi.
Le perenni messe a dimora da poco
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Se invece le piante sono state messe a dimora da poco (dalla fine dell'estate, o poco prima), controlliamole una volta ogni 5-7 giorni e man mano che l'autunno finisce passiamo a una volta ogni 10-14 giorni per poi diradare sempre più in inverno.
Lo stesso dicasi per le perenni posizionate in punti riparati dalle piogge, perché se l'acqua piovana non le raggiunge a sufficienza, dobbiamo farlo noi.
Le annuali e le piante in vaso
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Se abbiamo delle annuali in giardino, così come piante che rimangono sempre in vaso ma possono stare all'esterno, dovremo controllarle ogni 4-6 giorni circa finché il tempo è abbastanza caldo e soleggiato di giorno, e non c'è abbastanza acqua piovana. Man mano che il freddo aumenta, le piogge saranno sufficienti quindi possiamo diradare sempre di più.
Infatti, invece di un'innaffiatura a fondo come quelle che si fanno in estate per non dover innaffiare tutti i giorni e aiutare la pianta a sopravvivere da un intervento all'altro, in autunno è meglio preferire innaffiature un po' più superficiali, perché altirmenti - complice l'umidità, specie di notte - si rischia di far marcire le radici. Non possiamo però diradare troppo gli interventi altrimenti le foglie appassiscono.
Considerate sempre, poi, che molte piante in vaso probabilmente andranno messe al riparo in casa o in una zona più protetta, o anche in una serra fredda.
I consigli utili
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- Proteggete il terreno con pacciamatura di foglie o corteccia, così che trattenga l'umidità per non dover innaffiare troppo e protegga soprattutto dal freddo che aumenta con l'arrivo dell'inverno.
- Sospendete le innaffiature quando piove, quindi ricordatevi di spegnere o modificare la frequenza di eventuali automatismi dei sistemi di irrigazione.
- Innaffiate solo fino a prima delle prime gelate, in modo da aver aiutato le piante fino all'ultimo momento e non oltre.
- Interrompete le innaffiature quando il terreno diventa troppo duro da lavorare: è il segno che da quel momento in poi ci saranno gelate e temperature rigide, e l'acqua che diamo noi non serve più.
Un po' di accortezze simili faranno il bene delle nostre piante in giardino!